“- Che cos’è la letteratura alpina?
– Lanciare una scalata nella scrittura con l’accordo fra gli ingranaggi, con la precisione tecnica degli specialisti che l’hanno compiuta. È la legge del genere. Ma questa letteratura esiste? La “Guida Vallot” o la “Guida Kurz” non hanno in fin dei conti detto tutto? Contengono pochi errori, nessun aneddoto-cliché e nessuna motivazione infantile. E hanno pure, quei manuali, il proprio stile, le proprie sfumature. Sono limpidi.
I racconti di ascensioni abbondano inutilmente.
E io mi interrogo.
– Che cos’è la montagna?
– Il nulla.” (Pag. 9)
L’Alta Via dello scrittore vallesano Maurice Chappaz, di cui Tararà ha già proposto Vallese-Tibet, è una prosa poetica in cui l’alpinista esplora l’affascinante mondo delle vette alla ricerca soprattutto dei misteri della propria anima.
Traduzione di Maurizio Citran
Prefazione di Philippe Jaccottet
€ 14,00
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