(Parigi 1770 – Saint-Cloud 1846) scrittore francese. Inizialmente destinato al sacerdozio, emigrò negli anni della rivoluzione in Svizzera, dove la lettura di Rousseau e dei primi scrittori romantici tedeschi ebbe un notevole influsso sulla sua formazione letteraria. Di salute fragile, conobbe un matrimonio infelice e un’esistenza solitaria la cui esperienza è trasposta in Oberman (1804), probabilmente il suo capolavoro: romanzo velatamente autobiografico.
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