La memoria, come ha scritto Marguerite Yourcenar, non è un archivio cui attingere per estrarre dati raccolti in buon ordine. Al contrario è viva e cambia: “avvicina i pezzi di legno spenti per farne scaturire di nuovo la fiamma”.
Così la Valgrande -Valgranda, per chi vi ha speso tutta o parte di una vita- riaccende focolai di memoria dispersa dagli anni e nella Storia, sia essa quella degli ultimi sussulti di cultura rurale alpina, della ‘scoperta’ alpinistica della valle, o della lotta di liberazione. Quella che compare in questo libro è una vicenda corale, raccolta camminando, osservando, ascoltando le voci della Valgrande. E soppratutto cercando di capire se e quando, in quella scaglia di umanità, che sono l’esistenza di un individuo e i luoghi in cui è vissuto, si possa riconoscere il disegno se non il senso, di ciò che va sotto il nome di condizione umana.
Il volume è arricchito da 19 fotografie in bianco e nero
€ 12,00
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