Sandro, il reduce

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Parlare di nuovo dei militari italiani deportati in Germania durante l’ultima guerra mondiale potrebbe sembrare superfluo o retorico, se attraverso la storia tipo di uno, non si cercasse di capire il periodo storico, la vita, la società di allora. Impresa presuntuosa certamente, se avesse la pretesa di spiegare. Molti libri sono stati scritti e solo riunendo il contributo dei molti si potrebbe tracciare una storia della guerra e delle cause che l’hanno determinata, lasciando sempre aperto il baratro della “banalità del male”. La storia di Sandro, simile a molte altre, proprio perché molti erano nella sua stessa condizione di esistenza, inserita nella ”storia” ma al suo livello umano, potrebbe darci una visione ancor più tragica.
“Vide l’immigrazione degli albanesi ma non quella degli africani.
Così concluse la sua semplice vita custodendo i segni di un passato così fuori dall’umano da sembrare anche a lui stesso impossibile, aveva ubbidito agli ordini assurdi dei militari e si era rifiutato di aderire all’ultimo atto della catastrofe. Il suo eroismo non era stato quello appariscente della medaglia al valore militare guadagnata sul campo, ma quello duro e anonimo di due anni nel lager mostrando una dignità esemplare. Confuso tra tanti altri cittadini, la società lo ha inghiottito, scordando il suo esempio e contributo al nuovo assetto democratico, di cui ora essa se ne giova.”

Codice ISBN
9788897795391
Pubblicazione
Settembre 2020
Curatori
Numero di pagine
94

Tematiche

Storia

Parole chiave