Roberto Negroni è nato a Verbania, solo per un pelo nella prima metà, quella più cattiva, del secolo breve. Per arcano cromosomico o turbe adolescenziali, presto prende gusto a guardarsi intorno, i luoghi e la gente, e a prediligere studi coerenti che sortirono, quale precoce esito, il libro che avete in mano. Ha poi perseverato come insegnante alla straordinaria impresa della maxi sperimentazione del Cobianchi e insegnando sociologia agli educatori profes­sionali. Da qui in poi, l’interesse per il quotidiano vince sulla storia. Fonda una cooperativa per studi e ricerche sociali nel territorio, attività sospesa per un quinquennio per inventarsi assessore alla Qualità della Vita del Comune di Verbania, ma ripresa poi come libero profes­sionista per un altro quindicennio. Pensionato non coltiva fiori, ortaggi o bachi da seta ma, con amici, una rivista che si occupa di sociale. Finchè dura.