Racconto-intervista della vita del decano dei pescatori professionisti del Lago Maggiore. Si parla di pesca, di reti, di pesci, di venti. Di guerra e di pace. Dei periodi felici e dei periodi più duri sino agli ultimi fatti di inquinamento da DDT. “(…)capitava di essere al porto di Intra, parlo di prima della guerra, magari in quindici, sedici barche da pesca la sera, venticinque, trenta persone. Quelli anziani andavano al bar Sempione a bere il mezzo litro, quelli giovani prendevano un’altra strada. Sempre strade per bene. Da due anni non dormo più in barca e mi dispiace perché la mia vita, quando non sono dentro sul lago, è diversa. Mi sento tutto un altro, ma alla fine bisogna rinunciare. Sul lago mi sento bene. La mattina vado a tirare su le reti e per me è un divertimento. Non è una cosa che mi pesa, tutt’altro. Ma gli anni passano, i bimbi crescono… le mamme imbiancano…solo i papà restano abbastanza giovani.”
€ 12,00
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