A Piero Chiara

Scrive Raul Montanari nella prefazione: “Questo libro molto originale nasce da un amore per l’amore, un amore al quadrato. E’ difficile infatti trovare fra le figure nobilmente asfittiche, austere della nostra letteratura un uomo che come Piero Chiara abbia cantato la gioia di vivere con un amore tutto fisico, corporeo, viscerale. E lo stesso amore fanno vivere nella loro scrittura Marilisa Dulbecco e Franco Manzoni, convocando nelle loro pagine, nella loro Luino quasi incantata, una piccola folla di personaggi che, quando non sono veri, sono irresistibilmente verosimili Tutti idealmente fotografati nel momento in cui li raggiunge, a Capodanno dell’86, la notizia della morte di Chiara, scandiscono con i loro ricordi e racconti questa biografia anomala: di uno scrittore che strutturava le sue storie con la stessa solare complessità, la stessa vertigine di incroci, rimandi, ritorni, abbracci, ripensamenti, coincidenze, sordidezze, nobiltà inattese, che trama la vita reale di tutti noi.”