Henri Maldiney è da considerare uno dei maggiori filosofi dei nostri
tempi. Nato nel 1912, da sempre appassionato scalatore, si è formato nel pensiero fenomenologico husserliano ed heideggeriano. Decisivi i suoi saggi nel campo dell’estetica che hanno influenzato innumerevoli pensatori: filosofi, critici dell’arte, letterati , psicanalisti ecc. Maldiney, a lungo cattedratico presso l’Università di Lione, si è sempre interessato alla poesia (notevoli i suoi scritti su Francis Ponge o André du Bouchet) ed alla pittura (basti pensare alle sue interpretazioni di Paolo Uccello, Cézanne, Tal Coat e Giacometti) e ha scritto tra l’altro pagine memorabili sul paesaggio occidentale e sul paesaggio cinese.
Il suo stile inconfondibile sigla anche il Cervino, saggio che pensa la più famosa tra le montagne occidentali in modo profondo e sorprendente.
Tararà ha pubblicato, nel 2002, nella collana di monte in monte, Cervino, con una postfazione di Carmelo Colangelo.
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